Spunti creativi da Barcellona!
Sono stata recentemente a Barcellona e subito sono stata colpita dall’alta qualità grafica dei loghi utilizzati per le insegne delle varie attività commerciali, dai disegni sulle serrande e in generale dagli spunti creativi che questa bellissima città offre.
Quindi ho iniziato a fotografare quello che mi ha colpito e desidero ora condividerlo con voi.
Mi ha stupito il marchio registrato accanto a diversi loghi, soprattutto pensando a quanto sia poco comune in Italia. Propongo sempre ai miei clienti di registrare il logo (e per fortuna diversi lo fanno), ma spesso mi sento dire che non serve, che costa, che non hanno i soldi per farlo, oppure che sono soldi buttati via.
Ci vorrebbe molto più di una settimana per fotografare ogni disegno della città! Si possono trovare spunti creativi ovunque. Capita per esempio di andare a prendere la metropolitana e trovare una faccina sorridente su un gradino, oppure guardare un muro e scoprire che qualcuno ha deciso di lanciare 4 secchi di colore corrispondenti ai colori della quadricromia…
Un’altra cosa che mi ha colpito è stato trovare nei vari shop dei musei, materiale relativo al museo o alle opere d’arte in esso contenuti e anche libri che raccolgono i più bei graffiti della città. È una scelta che condivido pienamente e approvo. Inoltre in molti casi i murales o i graffiti sulle serrande dei negozi e dei locali sono esplicativi dell’attività commerciale che si svolge all’interno.
Quando ho selezionato le foto da mettere in questa pagina, ho guardato il sito trovato su un adesivo giallo che rappresenta un sole sorridente con la scritta www.behappyproject.com. Navigo con interesse nel sito e scopro che il fiore è stato ideato da un italiano, Andrea Antoni, che di lavoro fa il grafico freelance ed è anche graffiti artist. Subito gli scrivo, chiedendogli il permesso di linkarlo in questo post ed entrambi pensiamo la stessa cosa: “interessante come Be Happy Project riesca a far sì che una grafica dei dintorni di Padova, conosca un grafico di Gorizia, ma a Barcellona 🙂“.
Come sono piacevolmente strani i casi della vita!